Introduzione a LEONARDI BIGOLLI PISANI Liber Abbaci, edidit E. Giusti adiuvante P. d'Alessandro, Firenze: Olschki, 2020

5. L'edizione.

Il rinnovato interesse intorno alla figura di Leonardo Pisano nel volgere del XVIII secolo ha indotto molti studiosi a pubblicare parti sempre pi ù estese del Liber Abbaci. Gi à nel 1754 il gesuita Francesco Antonio Zaccaria descriveva alcuni manoscritti della Biblioteca Magliabechiana (ora parte della Biblioteca Nazionale Centrale) di Firenze e pubblicava dal codice G la lettera di dedica a Michele Scoto e il prologo autobiografico.[1]

Comunque solo nel XIX secolo le opere di Leonardo, e in particolare il Liber Abbaci, furono pubblicate nella loro interezza. Nel 1838 Guglielmo Libri ne aveva pubblicato il capitolo quindicesimo nel secondo volume della sua Histoire,[2] estraendolo dallo stesso codice G.

Un passo definitivo nella diffusione delle opere di Leonardo Pisano fu compiuto da Baldassarre Boncompagni, che tra il 1854 e il 1862 pubblic ò l'intero corpus dei suoi scritti; gli Opuscula (cio è Liber Quadratorum, Flos ed Epistola ad Magistrum Theodorum) prima,[3] e pi ù tardi le due opere maggiori.[4] Secondo lo stile dell'epoca, Boncompagni pubblic ò il Liber Abbaci a partire da un solo codice, in effetti il solo manoscritto essenzialmente completo, il nostro codice F. L'edizione di Boncompagni aderisce totalmente al manoscritto di riferimento, di cui conserva tutti gli errori di scrittura, segnalando occasionalmente quelli pi ù evidenti con un (sic). Il testo è sostanzialmente corretto, molto meno la matematica. L'editore non controll ò i calcoli (o forse non seppe farlo), in particolare quelli che coinvolgevano le varie specie di frazioni, e pertanto il risultato finale risulta poco attendibile quanto alla correttezza dei risultati.

A questo proposito merita attenzione la traduzione inglese dell'opera, eseguita da Laurence Sigler[5] e pubblicata postuma nel 2002, nella quale gran parte degli errori sono stati corretti, anche se la traduzione spesso si allontana dal testo originale.

Durante il ventesimo secolo molti studiosi hanno insistito sulla necessit à di un'edizione critica, al punto che questo è diventato un luogo comune. Ma come dice il proverbio “ tra il dire e il fare c' è di mezzo il mare ” , e nel periodo di pi ù di un secolo e mezzo dall'edizione Boncompagni nessuno ha seriamente tentato di intraprendere questo compito.

Recentemente Giuseppe Germano e Nicoletta Rozza hanno pubblicato un'edizione critica dei primi quattro capitoli del Liber Abbaci,[6] un'edizione di cui Germano, Carotenuto e Caianiello[7] e pi ù tardi Germano[8] avevano in precedenza dato un saggio pubblicando la lettera di dedica e il prologo autobiografico.[9] Nella Premessa gli editori confessano candidamente di aver condotto la propria ricerca “ soltanto sul versante filologico-testuale e linguistico ” .[10] La mancanza di conoscenze e competenze matematiche, e forse una certa fretta nel pubblicare, hanno causato svariati fraintendimenti, cos ì che in definitiva il testo stabilito da Boncompagni è pi ù affidabile di quello pubblicato da Germano e Rozza.

Lo scopo principale della presente edizione è di fornire agli studiosi un testo attendibile sia dal versante matematico che da quello filologico. Allo scopo ho esaminato tutti i manoscritti disponibili, quelli completi o quasi completi come quelli che contengono solo parti dell'opera, e ho collazionato i pi ù significativi. Quanto alla matematica, ho controllato tutti i calcoli e ho sistematicamente corretto gli errori quando questo era possibile, o altrimenti li ho segnalati in apparato e nelle Note al testo.
  • 1Excursus Litterarii per Italiam. Vol. 1, pp. 229-232. Oltre a questi, Zaccaria ha pubblicato anche parti dell'indice e un certo numero di titoli di sezione dal capitolo 8.
  • 2Histoire des Sciences Mathématiques en Italie, depuis la renaissance des lettres jusqu'à la fin du dix-septième siècle. Paris, chez Jules Renouard 1838. Vol. 2, pp. 307-476.
  • 3Tre scritti inediti di Leonardo Pisano. Firenze, Tipografia Galileiana 1854; Opuscoli di Leonardo Pisano. Seconda edizione. Firenze, Tipografia Galileiana 1856.
  • 4Scritti di Leonardo Pisano matematico del secolo decimoterzo pubblicati da Baldassarre Boncompagni. Volume I (Leonardi Pisani Liber Abbaci). Roma, Tipografia delle Scienze Matematiche e Fisiche, MDCCCLVII. Volume II (Leonardi Pisani Practica Geometriae ed Opuscoli), Roma, Tipografia delle Scienze Matematiche e Fisiche, 1862.
  • 5Fibonacci's Liber Abaci. A Translation into Modern English of Leonardo Pisano's Book of Calculation. New York, Springer-Verlag 2002.
  • 6G. Germano e N. Rozza (ed.), Leonardo Pisano detto il Fibonacci, Liber Abaci ‒ Il libro del calcolo. Epistola a Michele Scoto ‒ Prologo ‒ Indice ‒ Capitoli I-IV. Edizione critica, con Introduzione, traduzione e note. Napoli, Loffredo, 2019, pp. 59-60.
  • 7Edizione critica, traduzione e commento dell'Epistola di dedica a Michele Scoto e del Prologo autobiografico del Liber Abaci di Leonardo Pisano, in Forme e modi delle lingue e dei testi tecnici antichi. Napoli, D'Auria, 2012, p. 122-125.
  • 8New editorial Perspectives on Fibonacci's Liber Abaci. «Reti Medievali Rivista», 14, 2 (2013), pp. 170-173.
  • 9Una precedente edizione critica del prologo si trova in R. E. Grimm, The autobiography of Leonardo Pisano. Fibonacci Quarterly 21 (1976), pp. 99-104.
  • 10G. Germano e N. Rozza, p. 9.

Liber Abbaci

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